Era il 6 novembre 1994 quando il Tanaro esondò: dapprima i sobborghi di San Michele, Osterietta e, nel giro di pochi secondI, il quartiere Orti e Borgo Rovereto furono invasi da acqua e fango. L’acqua arrivò a ferire il cuore della città, invadendo piazzetta della Lega e corso Roma. Il bilancio drammatico fu di 14 vittime. Ingentissimi furono i danni alle abitazioni e alle attività economiche. Non venne colpita solo la città di Alessandria, ma anche numerosi altri centri lungo l’asta del Tanaro. Gli agricoltori furono fin da subito in prima linea: coloro i quali non avevano perduto i mezzi, non esitarono a mettere a disposizione i propri trattori per andare in soccorso della popolazione. Chi ha vissuto quei momenti drammatici, non può dimenticare. Chi, invece, non li ha vissuti in prima persona, le generazioni che vennero dopo, può e deve contribuire a comprendere e fare in modo che non accada più. Per tutto il mese di novembre, gli studenti potranno ascoltare dalle parole degli agricoltori, visitando le aziende più colpite, i racconti di quelle giornate, visitando i luoghi dove, trent’anni prima, l’acqua del Tanaro divenne fango. L’intento è quello di condividere e tramandare la memoria anche facendo rivivere, attraverso il filtro di testimonianze dirette e indirette, quei momenti di paura, seguita dalla speranza, come stimolo per imparare e non ripetere gli errori del passato.